Ex Ilva, Benaglia: “tempo non neutrale, Governo intervenga presto e bene”

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«Ci devono essere margini di discussione e il tempo deve essere utilizzato bene. Purtroppo il tempo non è neutrale perché se lasciamo la situazione in questo Stato, l’azienda sprofonda i lavoratori vengono messi in cassa integrazione, non ci sono soldi per lavorare e le ditte di appalto vengono prese in ostaggio. Una situazione critica e noi oggi vogliamo dire al governo: fai presto, fai bene e coinvolgi il sindacato». Così il leader Fim, Roberto Benaglia, rinnova la richiesta di intervento al governo sull’ex gruppo Ilva a margine del coordinamento sindacale in corso sotto al Mimit. «La trattativa che il governo sta avviando per ridefinire il patto con i Mittal non può essere tenuta all’oscuro dei 12.000 lavoratori del gruppo. Abbiamo bisogno di moltissime risposte e soprattutto che il governo decida con noi quale è il rilancio che deve avere Taranto ma a che tutta la siderurgia italiana», aggiunge ribadendo la volontà di proseguire con la mobilitazione in caso dal governo arrivino ancora risposte incerte.

«Noi fermi non stiamo fino a che il governo non ci riconvoca, meglio di quanto non abbia fatto l’ultima volta a Palazzo Chigi quando ha preso atto della nostra valutazione e ci ha detto vi faremo sapere. La prossima volta il governo non può dirci vi faremo sapere, ci deve dire e costruire con noi il futuro dell’Ilva”, spiega ancora, ricordando come “questa è un’azienda che non ha mantenuto nessuno dei suoi impegni presi a gennaio di questo anno sui 4 milioni di tonnellate di acciaio, gli investimenti e il rifacimento degli impianti non vengono mantenuti».

E questo, conclude, «non lo possiamo tollerare e chiediamo quindi un intervento straordinario al governo perché forzi la mano ad ArcelorMittal, costruisca le scelte necessarie perché nei prossimi mesi ci sia più lavoro, meno cassintegrazione, più investimenti».

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