Dal 17 al 22 aprile si terrà la ”Settimana blu 2023” per celebrare la giornata del mare e della cultura marinara, con una serie di appuntamenti tra convegni, visite guidate e attività dedicate alle scuole. Organizzano la Regione Puglia (assessorato all’istruzione), l’Ufficio scolastico regionale e la Direzione marittima di Bari. A inaugurare il programma sarà un convegno in programma il 17 aprile alle ore 9 all’interno del Terminal Crociere del porto di Bari, a tema ‘‘La tutela dell’ambiente marino e le aree marine protette”, a cui seguirà l’inaugurazione della mostra a cura di ”Noi che l’arte” di Bari.
In calendario anche la liberazione di tartarughe in collaborazione con il Wwf, visite a terra oppure a bordo dei mezzi della Capitaneria per comprendere gli strumenti e le modalità di intervento antinquinamento e di bonifica ambientale delle acque, la simulazione di salvataggio di un naufrago in collaborazione con la scuola cani di salvataggio, la visita al laboratorio di ingegneria costiera del Politecnico di Bari con vasca ondogena 3D. Appuntamenti sono previsti nelle varie sedi della Capitaneria dislocate in Puglia (Bari, Taranto, Brindisi, Barletta, Molfetta, Manfredonia e Gallipoli).
«Oggi presentiamo un’iniziativa straordinaria della Direzione marittima di Bari che abbiamo deciso di sostenere e promuovere, di concerto con Usr Puglia – ha detto l’assessore regionale all’istruzione Sebastiano Leo in un incontro alla Regione – visto il profondo legame che unisce la Puglia con il mare. Con oltre 800 km di costa il mare è un asset assolutamente strategico per la nostra economia, ancora di più nell’ambito della blue economy con le nuove professionalità emergenti, per il nostro patrimonio culturale ed identitario, per il nostro comparto turistico, senza dimenticare l’agroalimentare e il segmento dello sport legato al mare». Tra le iniziative anche un concorso per le scuole con premiazione il 21 aprile alla Fiera del Levante, con la partecipazione dell’esploratore del mare, scrittore e fotografo subacqueo Alberto Luca Recchi.