Il Museo di Taranto si arricchisce di un pregevole gruppo scultoreo

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Il governatore Michele Emiliano esprime il suo compiacimento per una pregevole acquisizione al museo di Taranto:

«Si scrive oggi una pagina di storia importante per la Puglia. È finalmente a casa il gruppo scultoreo dell’Orfeo e le Sirene che entra nella collezione permanente e nel nuovo allestimento del Museo Archeologico Nazionale di Taranto – MARTA. Tre splendide sculture in terracotta del IV secolo a.C. tornano nella loro terra d’origine. Erano state trafugate clandestinamente negli anni Settanta da un’area archeologica tarantina, probabilmente appartenenti ad un monumento funerario o a un santuario, e acquistate successivamente dal The Paul Getty Museum di Los Angeles. Già dal 2006 l’Italia ne rivendicava la restituzione insieme ad altri beni culturali rubati».

«Il lieto fine è stato scritto dal lavoro egregio portato avanti in Italia e all’estero dai Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC), coordinata dalla Procura della Repubblica di Taranto, in collaborazione con il New York County District Attorney’s Office (DAO)».

«Ringrazio il ministro Sangiuliano presente qui oggi, i carabinieri del nucleo di Tutela del Patrimonio Culturale che hanno fatto un lavoro straordinario, guidati dal generale Vincenzo Molinese, un concittadino pugliese che ha avuto molto a cuore il recupero delle opere d’arte trafugate in Italia, e in particolare in Puglia. Ringrazio Massimo Osanna, direttore generale Musei, Eugenia Pontassuglia, procuratore della Repubblica a Taranto, e Rinaldo Melucci, sindaco di Taranto. È un momento d’oro per la città di Taranto, regina della Magna Grecia ieri e protagonista dei prossimi Giochi del Mediterraneo».

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