Sanità, Smi Puglia: “ecco perché non partecipiamo alla manifestazione della Fimmg”

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«Il tema della salvaguardia del Sistema sanitario pubblico pone domande, non più rinviabili, alla politica, ai cittadini italiani ma anche a noi medici. La visione della sanità non come costo ma come investimento sulla salute delle cittadine e dei cittadini richiama sul rischio della tenuta economica, sociale e della stessa democrazia del nostro bellissimo ed amatissimo Paese». Così il segretario regionale del Sindacato medici Italiani Puglia, Francesco Pazienza, interviene sulla manifestazione di oggi della Fimmg.

«Come puntualmente messo in evidenza nella trasmissione televisiva Presa Diretta dello scorso 37 marzo- prosegue- le profonde difficoltà in cui versa la Sanità italiana sono una ulteriore conferma delle motivazioni della manifestazione della Spi Cgil. Proprio su questi temi lo Smi proclamò, esattamente un anno fa, uno sciopero dei medici culminato con una manifestazione presso la sede del ministero della Sanità».

«Richiamammo l’attenzione della politica e degli esperti del settore- ricorda Pazienza- sul disagio dei medici, che coincide con il disagio dei cittadini, sulla carenza di medici ed operatori sanitari, sulla fuga dei professionisti da un sistema assolutamente da riformare, sulla esasperante burocrazia, sulle bibliche liste di attesa, sulle difficoltà dei Pronto Soccorso, sulla allarmante deriva del 118, nonostante la notevole professionalità maturata dagli operatori, e non ultime sulle aggressioni nei confronti dei medici e degli operatori sanitari. La situazione è gravissima e forse non completamente compresa dai cittadini. Potremmo ritrovarci con un Sistema Sanitario non più Pubblico né equo e nemmeno solidale ma c’è bisogno di dire con chiarezza cosa si vuole fare». Secondo Pazienza «lo devono fare anche i sindacati medici che devono assumere posizioni chiare, rigorose nell’interesse della categoria dei medici e di tutti i cittadini. Basta con prese in giro ai colleghi e con pesci d’aprile spacciati per manifestazioni a tutela dei medici. Non è serio manifestare a Bari contro scelte condivise a Roma e messe nero su bianco negli Accordi collettivi nazionali (Acn), accettando soluzioni improprie e gravose per il lavoro del medico, come avviene da troppo tempo, che hanno contribuito fortemente al declino, allo svilimento della professione medica e, non ultimo, a penalizzazioni economiche per contratti approvati sempre, continuamente, ad ipo-risorse».

«È di qualche tempo fa- rende poi noto– il consenso entusiasta espresso dal segretario del sindacato maggioritario della categoria medica Fimmg per l’atto di indirizzo per l’Acn 2019-2021 che contiene scelte nefaste per la medicina generale tanto da portare i sindacati Smi e Snami a paventare la dichiarazione dello stato di agitazione in caso di approvazione dello stesso».

«Per tutte queste ragioni- conclude Pazienza- non siamo presenti e siamo critici rispetto ad una manifestazione che ci appare indetta su scelte demagogiche di una classe dirigente più attenta a soluzioni di potere e ai vantaggi individuali, vedi notizie su importanti benefit percepiti da alcuni, piuttosto che per finalità e temi sentiti e vissuti sulla pelle dai medici».

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