«Nell’ultima missiva del governo ci sono alcune verità, un evento così complesso è normale che sconti delle criticità, basti guardare a cosa sta succedendo al board di Milano-Cortina proprio in queste settimane.
Molte altre questioni sollevate, specie dopo tutti gli approfondimenti forniti dal comitato organizzatore, onestamente mi sembrano delle forzature».
Lo afferma il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, rispondendo alla lettera del ministro al Pnrr Raffaele Fitto, e allo Sport Andrea Abodi, che hanno rilevato ritardi e criticità nell’attività di programmazione dei Giochi del Mediterraneo del 2026 a Taranto. «Serve limare le posizioni – aggiunge Melucci – e tornare a lavorare rapidamente, dal mio punto di vista, su di un masterplan più asciutto. Per questo chiederò un nuovo franco confronto al Governo nei prossimi giorni».
Il primo cittadino, presidente del comitato organizzatore, sostiene che «si tratta di un insieme di interventi suscettibile per sua natura di una certa flessibilità» e ricorda che i fondi «sono stati garantiti ormai da quattro diversi esecutivi nazionali, di tutti i colori». Resta, prosegue Melucci, «il tema della quota di finanziamento regionale, ma ritengo che il presidente Michele Emiliano stia seguendo la vicenda in prima persona. E tutte le risorse pubbliche si possono tranquillamente vincolare e monitorare con appositi istituti ordinamentali lungo il percorso».
Melucci si augura inoltre che non ci siano «strumentalizzazioni politiche» e si dice «certo che il governo farà di tutto per non perdere altro tempo prezioso, farà le proprie valutazioni in buona fede, non metterà a repentaglio anche gli investimenti privati che si stanno attraendo in vista della importante manifestazione internazionale, come nel caso del nuovo stadio di calcio». «Presumo per il governo – conclude – ci sia persino una ricaduta geopolitica non banale da considerare».