Immigrazione e lavoro agricolo, iniziativa della FLAI CGIL di Taranto

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Speranze
e sogni spesso affidati a trafficanti di vite umane. Viaggi disperati che si
infrangono su sfruttamento e povertà. Pratiche umanitarie da sbrigare. Ghetti,
nuovi caporali, agromafie, flussi e mercati.

 

Storie
di precarietà e illegalità si ripetono nel lavoro agricolo anche in provincia
di Taranto in cui la presenza di stranieri è cresciuta negli ultimi anni. Nel
2020 la popolazione straniera è aumentata quasi del 3%, il maggiore incremento
in Puglia. Su poco più di 26mila lavoratori agricoli stagionali, quasi 5mila
sono stranieri molti dei quali provenienti dal continente africano.

 

“Le
statistiche fotografano le situazioni di lavoro regolare, ma è il sommerso che
ci preoccupa di più ed è su questo versante che dobbiamo concentrare il nostro
impegno”. Lo dice Lucia La Penna, segretario generale della Flai Cgil di
Taranto presentando l’iniziativa in programma il prossimo 6 ottobre alla
masseria Amastuola (Crispiano) a partire dalle ore 10.

 

Una
giornata di confronto, dibattito e approfondimento che sarà aperta dalla
proiezione del docufilm “Dust’s Tales. I racconti della polvere” del regista
Davide Murri che presenterà la sua opera. Voci, volti, testimonianze sulle due
sponde del Mediterraneo: da una parte l’Africa carica di speranze, dall’altra
l’Italia che accoglie a metà. Dall’inferno dei campi della Libia, alla vergogna
del ghetto di Borgo Mezzanone.


I lavori proseguiranno con la tavola rotonda su “Politiche di accoglienza e
azioni di contrasto allo sfruttamento sul territorio”. Sono previsti gli
interventi di Simona Fernandez, presidente dell’associazione Salam; Paolo
Peluso, segretario generale Cgil Taranto; Michele Campanelli, direttore
Ispettorato del Lavoro di Taranto; Antonio Gagliardi, segretario generale Flai
Cgil Puglia. 

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