Parte la corsa all’affare con l’avvio della stagione dei saldi estivi in tutta Italia, la prima senza restrizioni dopo i due anni di emergenza Covid. Nel primo giorno di sconti e ‘occasioni’ , le performance migliori si sono registrate a Milano, Napoli, Firenze, Bologna anche se non si sono viste vere e proprie code davanti ai negozi.
Partenza a rilento invece a Torino, anche per colpa del troppo caldo – dicono a Confesercenti – e a Bari. Le aspettative dei commercianti sono alte. Si punta a tornare almeno ai livelli di vendite pre-pandemia anche se sulla voglia di approfittare dei saldi pesa sicuramente il timore per il surriscaldamento dell’inflazione.
Per le associazioni di commercianti e consumatori la spesa media a famiglia si aggirerà sui 200 euro ma il Codacons avverte che quest’anno i saldi estivi partono all’insegna dell’incertezza proprio per il caro-bollette e l’ emergenza prezzi. Anzi «le vendite durante il periodo di sconti rimarranno al di sotto dei valori pre-Covid – prevede l’associazione dei consumatori – con una spesa media a famiglia che si attestera’ attorno ai 165 euro».
E se «cresce il numero di cittadini intenzionati ad approfittare dei saldi, circa il 60% degli italiani» viene osservato, le vendite «non saranno sufficienti a recuperare il gap con il passato: nel 2019, secondo le stime degli stessi commercianti, il giro d’affari dei saldi estivi aveva superato i 3,5 miliardi di euro».
– MILANO: partenza positiva a Milano dove a trainare le svendite sono anche i turisti. «Siamo già a un +10% rispetto allo scorso anno – spiega Gabriel Meghnagi, presidente della rete associativa vie di Confcommercio Milano – e il turismo sta aiutando». «C’è parecchia gente nonostante il caldo – dice Cinzia Lucco, che gestisce un negozio di abbigliamento –siamo tornati alle cifre pre Covid, ci sono tanti turisti e la gente ha voglia di spendere nonostante la crisi».
– NAPOLI: tanta gente in strada a Napoli e in alcuni negozi ci sono file per i camerini e alle casse. E’ l’abbigliamento a fare la parte del leone e i saldi nella maggior parte dei casi propongono sconti del 30% ma non mancano negozi che già oggi offrono la merce in saldo del 50%.
– FIRENZE: code nei negozi anche a Firenze , nonostante il caldo, anche grazie ai turisti. Confartigianato Imprese Firenze fa una prima stima di un 6-7% di vendite in più rispetto all’anno scorso e l’obiettivo è un «incremento intorno al 10%, nei prossimi giorni capiremo se sarà realizzabile». Più cauta Federmoda Confcommercio Toscana che vede «interesse per l’acquisto scontato ma sono lontane le resse di un tempo».
– BOLOGNA: i saldi iniziano a Bologna con «una buona domanda, che in alcuni casi supera addirittura il periodo pre-pandemia» osserva Fismo Confesercenti che vede «un trend per ora positivo». Ma, avverte, l’affluenza non garantisce «il buon esito dei saldi. Molti fanno un giro, ma poi non comprano».
– TORINO: Avvio al rallentatore per i saldi con un calo dello scontrino medio che si attesta sui 120-150 euro, e del volume delle vendite che è sceso del 5%. A fare il calcolo è Confesercenti, secondo cui solo una minoranza dei negozianti conta di raggiungere almeno il livello delle vendite del 2021 mentre «il grande caldo non invoglia allo shopping» e le «incertezze economiche scoraggiano i consumatori».
– BARI: il caldo penalizza gli acquisti anche a Bari dove non si sono viste particolari file davanti ai negozi. La maggior parte dei commercianti per l’esordio ha esposto saldi dal 20 al 30% ma nelle prossime settimane si salirà sino al 70%. Per Confcommercio mediamente le famiglie pugliesi spenderanno per i saldi circa 200 euro.