La Puglia è terza in Italia per le aggressioni all’ecosistema marino. E in Calabria, Campania, Puglia e Sicilia si concentra il 46,1% di tutti i reati e gli illeciti amministrativi accertati nel nostro Paese. È quanto emerge da “Mare Monstrum 2022”, il rapporto elaborato da Legambiente sulla base dei dati di forze dell’ordine e capitanerie di porto e che restituisce il quadro dei reati a danno delle coste e del mare.
Nella classifica dell’illegalità sul ciclo del cemento, gli illeciti a danno dell’ecosistema marino e costiero, la Puglia figura al quarto posto con 2.712 infrazioni accertate, il 9,8% sul dato nazionale, con 1.0670 persone denunciate e arrestate e 320 sequestri effettuati.
Le coste maggiormente aggredite dal cemento si trovano in Salento e il comune con il maggior numero di pratiche aperte nel 2021 è Nardò, con 65 fascicoli. Tra gli illeciti rilevati c’è anche la condanna per la titolare di un noto stabilimento balneare di Porto Cesareo per aver realizzato nel corso di diversi anni una serie di opere abusive ad ampliamento e corredo della sua attività. In corso di indagini, la Capitaneria di porto aveva appurato, tra le altre cose, la costruzione di parcheggi, di immobili adibiti a camere e di porticati, l’ampliamento della pizzeria e la copertura irregolare di alcune sale: tutti lavori privi di autorizzazioni in un’area su cui vigono il vincolo paesaggistico e quello idrogeologico. In provincia di Lecce, in un anno, i casi registrati sono saliti del 52%.
Legambiente denuncia da decenni nei suoi dossier il villaggio abusivo di Torre Mileto a Lesina, nel Foggiano, fatto da migliaia di seconde case realizzate partire dagli anni Settanta. Nel 2021 la Capitaneria di porto ha sequestrato un’area di 14mila metri quadrati a Pietra Egea, nel territorio di Polignano a Mare (Bari), sulla costa barese, su cui era in corso la realizzazione di alcune strutture prive di permessi.
«Oggi più che mai è importante essere sentinelle attive per tutelare il nostro mare e i territori, essere accanto alle Capitanerie di porto e alle Procure perché è importante non lasciarli soli nei momenti più delicati e in determinate battaglie. Ed è quello che Legambiente fa da anni con i propri circoli, le azioni e i dossier», commenta Ruggero Ronzulli, presidente Legambiente Puglia.