«Non abbiamo ritenuto opportuno fare una alleanza elettorale con il centrosinistra perché non ci sono stati i tempi e non è stato fatto un cammino pregresso insieme. Non volevamo fare soltanto una addizione, un’operazione elettorale per prenderci i voti. Questo i cittadini lo hanno apprezzato e ci hanno premiato anche per questo».
Così Giampiero Barulli riconfermato, dopo il ballottaggio, sindaco di Mottola, in provincia di Taranto, uno dei pochi primi cittadini in Puglia appartenenti del Movimento Cinque Stelle, l’unico del movimento eletto in questa tornata elettorale, che pure in Puglia ha premiato l’alleanza tra grillini e centrosinistra.
Al secondo turno ha ottenuto 4.651 voti, per una percentuale del 58,78%, contro i 3.261 del suo avversario Angelo Lattarulo, con il 41,22%, sostenuto da liste di centro compresa Forza Mottola e Con, espressione quest’ultima del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano che pure tanto ‘spinge’ sull’alleanza tra centrosinistra e ‘grillini’.
La competizione al primo turno è terminata in modo equilibrato: Barulli partiva dal 31,19%, Lattarulo dal 28,91%. Al ballottaggio Barulli ha preso circa 1.800 voti in più rispetto al primo turno, sconfiggendo la disaffezione degli elettori. Anche il suo avversario ne ha presi 500 in più ma non è bastato. In altri centri della Puglia, a partire da Taranto, l’alleanza tra centrosinistra e Movimento Cinque Stelle è stata realizzata e, nel capoluogo jonico, con esito positivo.
«Ogni realtà è a se stante – spiega Barulli – le dinamiche sono diverse da città a città. Noi non abbiamo ritenuto opportuno fare l’alleanza perché, secondo noi, occorreva un percorso diverso, nel senso che le alleanze possono arrivare soltanto se prima c’è un percorso di progetti condivisi e di conoscenza, e non un mese prima delle elezioni, come se fosse una formula matematica per aggiungere voti e basta. I tempi non erano maturi».