Il sindacato Usb auspica che Cemitaly sciolga la riserva sulla proroga della cassa integrazione «per ulteriori 12 mesi entro il mese di luglio».
È quanto si legge in una nota del sindacato all’indomani della riunione della task force regionale in cui si è discusso dello stabilimento di Taranto.
«Alla base della titubanza dell’azienda potrebbe essere il versamento dell’irrisorio 9% dei contributi previdenziali all’Inps – spiega il sindacato – Non si può fare a meno di notare che Cemitaly-Italcementi, oggi gruppo leader tedesco mai ha smesso in Italia e a Taranto di aggiudicarsi forniture-commesse».
Per Usb «è palese che dalle bonifiche si dovrà partire» aspetto su cui c’è «l’impegno del presidente della task force Leo Caroli a formare i lavoratori Cemitaly Taranto in questa direzione in modo da produrre un immediato reinserimento nel mondo del lavoro, oltre a costituire un necessario beneficio per la collettività». «L’eventuale rinnovo della cassa integrazione – conclude Usb – non è un traguardo ma un momento di passaggio, al quale devono seguire percorsi concreti che garantiscano e creino occupazione».