Porto Taranto: traffico merci in ripresa, 212 milioni per Zes

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Il porto di Taranto torna a vedere il segno più nel traffico merci. Dopo un primo trimestre negativo, aprile scorso si è chiuso con +51,8 per cento rispetto allo stesso mese del 2021, pari a 579.676 tonnellate in più. Invece gennaio, febbraio e marzo scorsi hanno registrato, rispetto agli stessi mesi del 2021, un calo, nell’ordine, del 31 per cento, 21 per cento e 11 per cento.

Anche se solo da poco tempo, in questa prima fase del 2022, il porto di Taranto sembra aver imboccato una ripresa, tutta l’area comunque resta al centro di interessi imprenditoriali per nuovi investimenti. Per insediarsi nella Zona economica speciale jonica che fa capo a Puglia e Basilicata e ha il porto di Taranto come riferimento operativo, sono già state avanzate quattro proposte e tre manifestazioni di interesse.

«Le quattro domande di investimento per la Zes riguardano un’attività di logistica e l’Ecoindustrial Park, ovvero l’ex Distripark. Abbiamo poi due impianti industriali di economia circolare. Le tre manifestazioni di interesse, invece, sono relative a due attività di logistica e ad una di cantieristica ma sono ancora in una fase embrionale», dichiara Sergio Prete, presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ionio, che ha firmato un protocollo col commissario della Zes, Floriana Gallucci, per mettere in campo azioni condivise per la promozione commerciale della stessa Zes jonica.

Che ha una estensione complessiva di 2.579,41 ettari di cui 1.518,41 in Puglia. Tra i progetti più significativi che si sono intanto candidati per la Zes, c’è l’Eco Industrial Park. Nome, questo, che comprende un hub logistico che si occuperà di gestione integrata della distribuzione delle merci attraverso tecnologie avanzate ed un centro servizi e attività di natura turistico-ricettiva e terziaria.

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