I GAY PRIDE SONO TRISTI

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Quella che inizialmente sarebbe dovuta essere la più grande manifestazione di alterità, di diversità, di esser fuori dagli schemi, è diventato un rito convenzionale e conformistico.

La prima volta che mi imbattei in un gay pride fu più di venti anni fa a Madrid; man mano che , ignaro, mi avvicinavo a quella che scoprii essere la piazza di partenza del corteo, mi imbattevo in un sempre maggior numero di individui vestiti ( più o meno) in modo strano e stravagante .

L’impressione che ne ebbi fu di gioia e simpatia che non svanì quando mi resi conto di che cosa in realtà fosse quella parata.

Oggi, sinceramente, mi danno quella tristezza tipica che deriva dalla noia….

Sarà colpa dei due ragazzi che si baciano al cinema della pubblicità di American Express.

Gay Is business, now.

PINUCCIO TARANTINI 

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