Chiara Saraceno: sindaci uomini? I Partiti non investono sulle donne

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«Non si può dire che gli elettori non abbiano votato le donne, semplicemente le donne non erano candidate. Non c’era una gran scelta»Così la sociologa Chiara Saraceno commenta all’ANSA i risultati delle amministrative, dove al primo turno sono stati eletti in 13 grandi città (Palermo, Genova, Aquila, Belluno, La Spezia, Pistoia, Asti, Rieti, Oristano, Padova, Lodi, Taranto e Messina) unicamente sindaci uomini.

Di queste città 10 sono andate al centro destra e 3 al centro sinistra. «In Italia i partiti, soprattutto a sinistra, non pensano che le donne siano candidate sulle quali investire e non costruiscono neanche una potenziale classe politica da cui pescare. Questo crea effetto scoraggiamento – continua Chiara Saracenoperché una donna dovrebbe dire ‘votatemi’ se sa che il partito poi non la sosterrà».

«Resta il mistero del Pd – dice Saraceno che ha fatto lo sforzo di avere la segreteria per metà femminile, ma evidentemente queste donne non sanno negoziare. Mi ricordo Livia Turco che era molto dura su questo perché si rendeva conto che era un problema. Ci vuole una mobilitazione della società civile femminile organizzata per costringere i partiti a costruire candidature di donne nel lungo periodo», conclude la sociologa.

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