«La destra vuole abolire il reddito di cittadinanza, perché quando i soldi vanno ai padroni li chiamano ‘interventi produttivi’, quando vanno alla povera gente sono ‘assistenzialismo’. Il Rdc fa concorrenza al caporalato, al lavoro neo schiavistico e neo servile. In un Sud e in un’Italia delle povertà Meloni, Salvini e Berlusconi vogliono toglierlo perché vogliono ripristinare il reddito di sudditanza, cioè il ritorno alla richiesta di elemosina».
A dirlo è stato Nichi Vendola, a margine di una conferenza stampa a Palermo con il candidato sindaco dell’area progressista, Franco Miceli.
Per l’ex governatore della Puglia, il reddito di cittadinanza è «una minaccia per gli interessi della mafia perché comincia a profumare di diritto di cittadinanza. La povertà assoluta è un’offesa e una ferita insopportabile alla democrazia. E’ uno strumento che può essere perfezionato, che va guardato nei suoi difetti e migliorato. Ma abolirlo sarebbe uno schiaffo nei confronti dei poveri, ma capisco che gli avvocati difensori dei ricchi, cioè Salvini, Meloni e Berlusconi, vadano in questa direzione».