C’ è chi sostiene che il reddito di cittadinanza abbia causato la disoccupazione e chi ribatte che ha consentito di eliminare lo sfruttamento della manodopera.
Probabilmente c’è del giusto in entrambe le affermazioni.
Quello che mi colpisce di questo dibattito è la completa assenza dell’ aspetto etico del lavoro in sé, di quanto sia gratificante per dare un senso alla propria vita, di quanto al contrario, sia frustrante non fare un tubo dalla mattina alla sera.
È un dibattito solo e del tutto meccanicistico, super materiale, che considera solo numeri e non donne e uomini,conseguentemente del tutto sbilanciato dalla parte dei diritti piuttosto che da quella dei doveri.
Eh sì, perché la nobiltà dell’ Uomo sta nell’ adempimento dei doveri prima che nella affermazione dei diritti.
Un volta si dicevano cose tipo ” Il lavoro nobilita l’ uomo” e che ” l’ ozio è il padre di tutti i vizi”.
Roba vecchia, lo so.
Ipocritamente, la nostra Costituzione fonda la Repubblica sul Lavoro, non era obbligatorio lo facesse.
La Costituzione degli Stati Uniti, ad esempio, persegue la ” felicità” dei propri cittadini.
Ma noi siamo specialisti nello scrivere una cosa e farne un’ altra.
Per evitare rischi, con il nostro sistema scolastico attuale, nel quale le scuole si pubblicizzano come al mercato, non bocciano mai nessuno e se lo studente è un asino la colpa è dei professori, metà dei ragazzi non è in grado di capire un testo scritto.
Meglio così.
5 stelle , in realtà, siamo tutti noi…
PINUCCIO TARANTINI