Taranto, Mons. Santoro al termine delle celebrazioni per San Cataldo: «Il Governo non si defili dalla città»

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«Non viviamo tempi facili in questa città. Negarlo sarebbe una grave omissione. La crisi ambientale, lavorativa, sociale, le molteplici povertà, i morti sul lavoro. A questa città vorrei rinnovare l”invito a non avere paura, a ciascuno l”esortazione di rimboccarsi le maniche nel proprio ambito, con coscienza, con amore disinteressato, con responsabilità. Vorrei dire a ognuno: il cambiamento di Taranto comincia da te».

Lo ha detto l”arcivescovo di Taranto, monsignor Filippo Santoro al termine delle celebrazioni per il patrono della città, San Cataldo.

«Noi non finiremo mai di richiamare il Governo a non defilarsi da questa terra a cui tanto deve in termini di devastazione ambientale, ma nessun Governo potrà mai supplire a quello che ciascuno deve compiere per cantierizzare un mondo migliore– ha aggiunto Santoro – Siamo chiamati a superare una mentalità individualista e riscoprire la dignità di essere tutti protagonisti come popolo che è fatto da una pluralità di persone, ma tutte hanno l”obiettivo di non perdere le opportunità che in questo tempo sono offerte al nostro territorio. San Cataldo ci aiuterà ma ciascuno faccia la sua parte».

L”arcivescovo ha chiesto alla comunità silenzio «perché in comunione con il nostro amato papa Francesco, ciascuno implori da Dio il dono della pace, pace sull”Ucraina, pace per il mondo intero».

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