Giovanni Vianello: preoccupa lo stallo sulle bonifiche

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«L’audizione del prefetto di Taranto, Demetrio Martino, ha rivelato uno stato inquietante delle bonifiche e contestualmente si è compreso di un sostanziale disinteresse del Governo sull’argomento».

Lo dichiara Giovanni Vianello,  parlamentare tarantino e commissario ecomafie commentando l’audizione del Prefetto di Taranto nel corso dei lavori della commissione bicamerale d’inchiesta ecomafie. «Ci troviamo in una fase di stallo che ormai dura da un anno e mezzo e a oggi non c’è un commissario in quanto la nomina del prefetto Martino è scaduta e il ministero della Transizione ecologica ha solo chiesto un eventuale disponibilità al Prefetto per continuare ma di fatto non c’è ancora nulla».

«Desta molta preoccupazione la non conoscenza del Prefetto del piano di monitoraggio ambientale integrato dell’area di crisi ambientale di Taranto predisposto dal precedente commissario Vera Corbelli – continua VianelloInoltre, il Prefetto ha dichiarato che ha annullato un bando di gare di bonifica sul cimitero San Brunone per presunte irregolarità, cosa che rende ancora più preoccupante la situazione».

«Cambiare commissario, da Corbelli a Martino, è stata una scelta tutta politica – spiega il deputato tarantino – voluta dall’ex premier Conte e dal sottosegretario Turco che ha portato allo stato attuale dei fatti»«La commissione ecomafie continuerà a svolgere l’inchiesta sulle bonifiche di Taranto per comprendere meglio cosa sta succedendo e – conclude – per fare chiarezza alla cittadinanza e ai mitilicoltori che sono le vittime di questo inquinamento ultra decennale».

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