Ex Ilva, Genitori Tarantini: «Corsi di formazione su salute e sicurezza? Una beffa»

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«Se non fosse drammaticamente assurdo, ci sarebbe da ridere nell’apprendere che gli studenti dedicheranno la prima delle tre settimane alla formazione obbligatoria in materia di ‘salute e sicurezza sui luoghi di lavoro’, nell’azienda con una altissima percentuale di incidenti, spesso mortali, che sta cadendo a pezzi, che ancora oggi, con la produzione al minimo, rappresenta un rischio inaccettabile per la salute di lavoratori e cittadini».

Lo sottolinea l’associazione Genitori Tarantini in merito alla firma della convenzione tra Acciaierie d’Italia e l’istituto di istruzione secondaria Pacinotti-Fermi che consentirà a 20 studenti delle quinte classi di affrontare un periodo di formazione professionale in azienda.

«Per tre settimane, e per un totale di 72 ore a studente, gli allievi dell’Istituto – commenta l’associazione di genitori – si aggireranno in quello che l’amministratore delegato Lucia Morselli ha definito, in un recente passato, lo stabilimento più moderno e sicuro d’Europa e che per noi resta ancora lo squallido esempio di come la produzione possa prendere il sopravvento sulla salute e sull’ambiente».

Per il movimento di genitori «è inaccettabile che giovani della nostra provincia debbano frequentare una azienda altamente inquinante che non offre la totale sicurezza personale, come più volte accertato dalle indagini sui vari incidenti verificatisi in questi anni all’interno dell’area dell’acciaieria. Chiediamo ai genitori di questi ragazzi di tutelarli e di affiancarli nella scelta di un futuro diverso da quello imposto dalla collusione del Governo con l’azienda».

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