La Fiom Cgil ha indetto a Taranto per il 26 aprile un sit-in di protesta contro la chiusura della sede di Elettronica per la Difesa di Leonardo e il suo trasferimento a Grottaglie, a pochi chilometri dal capoluogo, nello stabilimento Aerostrutture della stessa Leonardo.
Per i lavoratori dell’appalto di Elettronica per la Difesa, la Fiom Cgil afferma che è previsto martedì uno sciopero nelle prime 2 ore di servizio con mobilitazione d’avanti i cancelli della sede Leonardo nel rione Paolo VI di Taranto dalle 8 alle 10.
Anche la Uilm interviene sulla chiusura della sede di Taranto di Elettronica per la Difesa di Leonardo e suo trasferimento nel sito industriale di Grottaglie. Quest’ultimo sindacato afferma che la volontà dell’azienda Leonardo «di mettere al centro dei propri obiettivi industriali l’espansione del business della divisione Elettronica, attraverso un ambizioso piano di investimenti che supererebbe un miliardo di euro nei prossimi cinque anni, stride notevolmente con la volontà aziendale di cancellare parallelamente importanti siti industriali».
Questo, dice la Uilm, «a partire dal sito di Taranto, prevedendone il trasferimento dei lavoratori presso la sede di Grottaglie (della divisione Aerostrutture della società)». Per la Uilm, «i risultati economico finanziari consuntivati nel 2021, esaltati recentemente da Leonardo, sono frutto anche del lavoro e della dedizione di tutte quelle lavoratrici e lavoratori a cui si sta prospettando uno stravolgimento delle proprie abitudini di vita e che meritano attenzione e piena trasparenza da parte aziendale».
«Non abbiamo ricevuto nessun tipo di approfondimento su come si sposi un piano di ingenti investimenti annunciati, anche per le attività riguardanti il sito di Taranto, con la necessità di avviare una non meglio precisata ottimizzazione che interessa la chiusura dello stesso sito trasferendone i dipendenti» rileva la Uilm a proposito della sede di Taranto di Elettronica per la Difesa. «Oltre a rassicurazioni sulla prioritaria tutela occupazionale di tutti i lavoratori (siano essi di Leonardo che dell’intera filiera delle aziende dell’Indotto), è necessario conoscere – sostiene la Uilm – quale valore aggiunto in termini di ricadute e prospettive l’azienda ha intenzione di generare nei confronti di un patrimonio di competenze come quelle del sito tarantino, che è parte integrante della storia industriale della città». La Uilm conclude affermando che «in assenza di risposte convincenti», il piano prospettato da Leonardo per Elettronica per la Difesa «non avrà condivisione alcuna» da parte della stessa Uilm.
A Taranto Elettronica per la Difesa di Leonardo lavora per i sistemi di comando e controllo della Marina Militare. I dipendenti del sito sono 150. Ad essi si sono aggiunti 25 trasferiti da Aerostrutture Grottaglie ad Elettronica per la Difesa Taranto ed ulteriori 25 trasferimenti sono previsti a brevi. L’organico finale di Elettronica per la Difesa si assesterà a circa 200 unità, comprensive di alcune nuove assunzioni esterne. La sede non sarà più Taranto ma un’area distinta dello stabilimento di Grottaglie dove Leonardo costruisce le fusoliere del Boeing 787. Col trasferimento non è previsto alcun taglio di posti di lavoro.