Ex Ilva: lavori di pubblica utilità per i cassaintegrati

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Lavori di pubblica utilità per i lavoratori ex Ilva, ora in cassa integrazione.

Si è tenuto un nuovo incontro in Regione Puglia con la task force sui problemi del lavoro. In attesa del via libera dell’Anpal, il sindacato Usb ha chiesto che la misura integrativa sia pari al 30% della cassa integrazione (circa 400 euro) e che per i primi sei mesi sia sperimentale.

Inoltre Usb ha chiesto che sia consentito solo agli enti locali l’utilizzo nei lavori di pubblica utilità di questa platea di lavoratori. La richiesta sindacale è che i lavoratori siano impiegati per 20 ore di attività settimanali divise su 5 giornate, per 4 ore quotidiane, e per un massimo di due settimane al mese.

La Regione Puglia, nel frattempo, dovrà completare la piattaforma telematica per garantire la presentazione dei bandi da parte dei Comuni e prevedere l’adesione volontaria dei lavoratori. «A questo proposito – dichiara Usb ribadiamo che solo chi vorrà accedere ai Lpu, lo farà. Questa misura non è assolutamente sostitutiva dell’attività lavorativa futura, ma si struttura come sostegno al reddito dei cassintegrati in attesa dell’eventuale rientro in fabbrica». Previsto infine per la prossima settimana un nuovo incontro in Regione Puglia «al fine di seguire da vicino il percorso che porterà a compimento questo progetto» specifica Usb.

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