Taranto: progetto Anci per l’inclusione d’emergenza rivolto ai migranti non integrati

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Il Comune di Taranto, insieme ad altri 15 Comuni italiani, aderisce al progetto “LGNetEA – Rete dei Comuni per una rapida risposta e servizi per l’inclusione d’emergenza in aree urbane svantaggiate” allo scopo di affrontare e risolvere i fenomeni emergenziali originati dalla presenza, sul territorio nazionale, di migranti non integrati da un punto di vista abitativo, lavorativo e sociale. Cofinanziano il progetto l’Unione Europea, il Ministero dell’Interno (Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione) e Anci.

Tre gli ambiti di azione del progetto: reperimento e predisposizione di abitazioni o dimore temporanee; attuazione di interventi psico-socio-legali; realizzazione di progetti di impegno civico. Diversi i percorsi virtuosi di cittadinanza attiva da parte dei migranti. Molti di loro, infatti, hanno deciso di spendere il proprio tempo libero accanto alla rete dei volontari impegnata nella missione notturna per i senza fissa dimora, nell’accoglienza nei centri di emergenza o, ancora, nella preparazione di pacchi viveri e nel loro trasporto e nella distribuzione di farmaci alle persone più bisognose del territorio.

«Abbiamo messo in piedi – sottolinea don Francesco Mitidieri, presidente dell’associazione ‘Noi e Voi’, incaricata dal Comune di Taranto dell’attivazione di tutte le azioni di progetto ‘LGNetEA’ – degli sportelli ma anche di unità di strada nella missione notturna. Due realtà che ci hanno permesso di contattare diverse persone immigrate presenti sul nostro territorio». Una particolarità, aggiunge, «è che uno degli sportelli che siamo riusciti ad aprire è quello all’interno della casa circondariale di Taranto, dove abbiamo contattato diverse persone immigrate che, uscite dal circuito dell’accoglienza o presenti sul territorio per altri motivi, ci hanno chiesto di poter beneficiare delle misure alternative al carcere».

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