Due lavori scientifici condotti dal gruppo di studio della centrale operativa 118 di Foggia sulla relazione tra l’infarto acuto del miocardio e il Sars-Cov2 sono stati accettati dall’European Resuscitation Council e verranno presentati al congresso che si terrà ad Anversa (Belgio) il 16 e 17 giugno 2022. Lo rende noto il Policlinico Riuniti di Foggia.
La centrale operativa 118 di Foggia nel 2019 ha ricevuto e gestito circa 143mila chiamate in emergenza e nel 2020 circa 187mila, stando al report diffuso oggi.
«Lo studio ha fatto emergere l’impatto che l’infezione del Covid-19 ha avuto sull’andamento in percentuale dell’infarto Acuto del Miocardio», spiega il Policlinico Riuniti in una nota. «Nonostante le chiamate per eventi cardio-circolatori siano state in numero inferiore nel periodo pandemico rispetto all’anno precedente, gli infarti acuti del miocardio refertati nel 2020 sono risultati in numero maggiore rispetto al periodo pre-pandemia», prosegue.
«L’analisi ha valutato, inoltre, non solo come la pandemia abbia influenzato l’evoluzione del tasso di infarto acuto del miocardio nella provincia di Foggia nel secondo semestre del 2020, ma anche che la sede cardiaca dell’infarto sia risultata essere quella inferiore, mentre in genere la sede cardiaca in epoca pre-pandemica sia stata quella anteriore. L’ipotesi patogenetica più probabile è quella di un’eziologia infiammatoria del processo ischemico o di una miocardite acuta con localizzazione miocardica parcellare causata dal Covid-19», conclude la nota.