Sulla necessità di prevedere navi rigassificatori in Puglia il Pd pugliese si spacca. La decisione del gruppo consiliare di presentare una mozione che impegni la Giunta Emiliano «a sostenere tutte le iniziative e le strategie atte a intraprendere nel breve e medio termine la realizzazione di nuove infrastrutture energetiche», tra queste l’ancoraggio al largo delle coste di un rigassificatore off-shore, viene contestata dai consiglieri Dem, Vincenzo Di Gregorio e Maurizio Bruno: «Sull’energia – criticano – la Puglia sembra procedere a doppia velocità: lentamente sulle rinnovabili, con improvvise accelerazioni sul gas. L’invasione russa dell’Ucraina ha riproposto un tema su cui il nostro Paese ha sempre avuto grandi difficoltà: la programmazione energetica. La Puglia non fa eccezione. Negli uffici regionali sono bloccati 400 progetti per le rinnovabili e ora il governo potrebbe nominare commissari per accelerare gli iter autorizzativi».
«In parallelo – aggiungono – in Puglia si discute di navi per la rigassificazione e gasdotti, materia su cui il Governo deciderà nei prossimi giorni indipendentemente dal parere delle regioni interessate».
«In Puglia – evidenziano – ci sono aree ad elevato rischio di crisi ambientale su cui sono in corso complessi processi di bonifica e riconversione sostenuti dal Governo centrale e dalla Regione. Aggiungere altri pesi ambientali in queste realtà potrebbe allontanare l’auspicata transizione ecologica».