«Abbiamo depositato una memoria, prodotto la documentazione di riferimento e risposto a tutte le domande, ribadendo che tutti gli atti sono stati da me doverosamente adottati nell’esclusivo interesse dell’amministrazione pubblica e nel rigoroso rispetto delle procedure». Lo dichiara Elio Sannicandro, direttore generale dell’Asset Puglia (Agenzia regionale strategica per lo sviluppo ecosostenibile del territorio).
Sannicandro, assistito dall’avvocato Michele Laforgia, è stato sentito ieri, su sua richiesta, dai pm della Procura di Bari che indagano sulla gestione dell’ufficio regionale per la mitigazione del rischio idrogeologico.
Sannicandro è indagato per il reato di tentata induzione indebita a dare o promettere utilità, in concorso con l’assessore regionale Gianni Stea e con l’avvocato barese Salvatore Campanelli. Una delle vicende contestate risale all’1 marzo 2019. Nel corso di un incontro con una azienda di Noci incaricata della direzione dei lavori di mitigazione del rischio idrogeologico in un comune del Barese che aveva un contenzioso con la Regione (e che ha poi fatto la denuncia che ha dato avvio alle indagini), «Sannicandro e Campanelli – ricostruisce la Procura – avrebbero chiesto denaro per risolvere la controversia».
«All’origine di questa vicenda – spiega il direttore Asset – ci sono le revoche degli incarichi professionali e un contenzioso, patrocinato dall’Avvocatura dello Stato, per i danni arrecati proprio dagli autori della denuncia. Confidiamo che sarà ristabilita al più presto la verità dei fatti e sancita la mia estraneità a qualsiasi ipotesi di reato».