Il mondo del turismo riparte
dal BTM, Business
Tourism Management
di Taranto tra analisi delle criticità, dovute al biennio segnato dal Covid, e
nuovi scenari di ripresa. La formazione è la “chiave” per riavviare il settore e per fornire agli operatori le conoscenze e gli
strumenti per potersi orientare in un mondo complesso ma ricco di opportunità.
E’
quanto emerge dai dati di FondItalia, Fondo Paritetico lnterprofessionale Nazionale per la Formazione
Continua, che ha
partecipato alla fiera pugliese
affrontando alcune tematiche nevralgiche del rapporto fra turismo e
formazione.
Su
oltre 13.000 aziende del settore
turismo, aderenti a FondItalia, sono 1.417, divise fra hospitality (200) e attività dei servizi di
ristorazione (1.217), le imprese che hanno avuto accesso alla
formazione finanziata dal Fondo per un totale di circa 8.000 lavoratori.
La Puglia guida la classifica
con 288 aziende del turismo formate, circa il 20% del
totale nazionale, con 1582 lavoratori.
“Nel 2020-2021 in
controtendenza abbiamo registrato una crescita pari al 40% delle adesioni del
settore turismo grazie soprattutto all’azione svolta con le parti sociali e
alla sensibilità dei consulenti del lavoro – ha
spiegato il vicepresidente
di FondItalia Egidio Sangue intervenendo alla
tavola rotonda del 6 aprile dal titolo FederTerziario
Turismo: vocazione e accelerazione – Nonostante le chiusure e le criticità dovute allo scoppio della
pandemia le imprese hanno reagito
approfittando di questo biennio così complesso per formarsi”.
Sono
state circa 700mila le ore di formazione finanziata, di cui il 60% a distanza, con particolare
attenzione alle tematiche relative alla “gestione aziendale” e allo “sviluppo
delle abilità personali”, senza dimenticare i capitoli legati alla
“salvaguardia ambientale” e alle “lingue straniere”, due elementi che
contraddistinguono lo sforzo impresso verso una prospettiva sempre più ampia e
concorrenziale.
“Abbiamo
registrato una grande resilienza e reattività da
parte delle imprese del comparto – ha aggiunto
Sangue – che hanno compreso la necessità di
creare professionisti in grado di accogliere le esigenze della clientela e di
confrontarsi con le sfide del mercato”.
Gli
strumenti ci sono: come il Fondo Nuove
Competenze, che sarà rifinanziato e il GOL,
con 800 milioni di euro destinati alle regioni.
“Il turismo deve fare filiera con il
territorio, con i beni culturali, con la logistica – ha
concluso Sangue – ed è necessario che pubblico e privato
facciano sinergia sulle risorse per offrire ad un mondo così reattivo e
importante, ma fragile, strumenti integrati e di facile accesso. Altrimenti perderemo
un’altra scommessa in quanto le risorse al momento sono gestite in modo non
organico”.
Le
imprese aderenti a FondItalia hanno
la possibilità di accedere ad una programmazione a 24 mesi per utilizzare i
periodi più proficui per formare i dipendenti. Flessibilità, dunque, ma
soprattutto integrazione e sinergia.
Nei giorni scorsi il
Fondo ha raddoppiato la dotazione economica dell’Avviso FEMI 2022.01, passando da
6.000.000,00 a 12.000.000,00 di euro.