Operaio morto al porto di Taranto: arcivescovo, tributo alto città

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«Apprendo con sgomento dell’incidente mortale avvenuto al quarto sporgente del porto, la mia paterna vicinanza alla famiglia del giovane operaio Massimo De Vita». Così l’arcivescovo di Taranto Filippo Santoro commenta la notizia dell’incidente mortale sul lavoro al porto.

«Questa terra – aggiunge – continua ad immolare lavoratori, vite umane sacrificate al profitto lì dove il lavoro dovrebbe essere occasione della promozione della dignità umana e di emancipazione sociale»Monsignor Santoro si associa infine «all’appello accorato già lanciato da Papa Francesco: basta morti sul lavoro. E’ importante dare dignità all’uomo che lavora ma anche dare dignità al lavoro dell’uomo – conclude riprendendo le parole del Pontefice – perché l’uomo è signore e non schiavo del lavoro».

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