La giornata Mondiale dell’acqua dovrebbe essere una festa per celebrare l’acqua bene pubblico, l’acqua di/per tutti.
La realtà è ben diversa !
Sono passati 12 anni da quando nel nostro paese i cittadini votarono per la gestione pubblica dell’acqua ma la volontà espressa dal popolo nel referendum è stata disattesa da tutti i governi.
L’ Istat, prendendo spunto dalla giornata mondiale dell’acqua, ha effettuato una serie di indagini sul tema dell’acqua in relazione ai territori e ne viene fuori un quadro poco edificante soprattutto per il Mezzogiorno.
Chieti, in Abruzzo, è la città in cui si raggiunge la percentuale maggiore di perdite idriche ,con un valore del 71,7%. Calabria, Sicilia, Abruzzo sono le regioni in cui le famiglie sono più insoddisfatte per le interruzioni sull’erogazione dell’acqua.
Inoltre ,sempre in base ai dati Istat, le regioni del Mezzogiorno e del Centro sono mediamente più insoddisfatte del livello di pressione dell’acqua secondo la media nazionale.
La Giornata Mondiale dell’acqua sia un occasione per affermare che l’acqua deve essere un bene comune ,un diritto che va assicurato a tutti i popoli e quindi sottratto alle privatizzazioni e alla mercificazione.
Antonella Cirese