“Taranto non è città di guerra. No alla guerra imperialista in Ucraina. No alla partecipazione italiana con armi e soldati alla guerra”. Si legge in un post sulla pagina facebook di ‘Puglia Antagonista e solidale’ dove si mostrano alcune foto degli striscioni esposti lungo la ringhiera ieri al passaggio della ‘Nave Carabiniera’ della Marina Militare mentre faceva il suo ingresso nel Mar Piccolo a Taranto.
Oltre a urlare slogan e insulti contro i militari che facevano il saluto sulla tolda, alcuni manifestanti hanno gettato anche oggetti che però non hanno raggiunto l’imbarcazione. Si è trattato di una manifestazione con chiaro riferimento all’invio di armi dell’Italia in Ucraina e all’aumento delle spese militari. Sugli striscioni scritte come ‘Contro tutte le guerre, contro lo stato d’emergenza, fuori la Nato da Taranto; oppure ‘Le guerre degli imperi le pagano sempre i popoli: no Nato, no Putin; ‘Taranto non è città di guerra, lavoro no spese militari’; ‘Non una base non un soldato per la guerra imperialista’.
E infine su una piccola barca appariva uno striscione che richiama i problemi economici e sociali che si stanno vivendo, specie in una città come Taranto: ‘La guerra la stiamo già pagando, chi con la vita chi con la fame-No Nato, No Putin’. La fregata da guerra “Carabiniere” che rientrava da operazioni in Somalia è stata “accolta – si continua nel post – dalla contestazione di antimperialisti e antimilitaristi che hanno esposto striscioni lungo la ringhiera del canale navigabile. E’ stata una iniziativa dimostrativa. Un altro momento della campagna di mobilitazione contro la guerra imperialista aperta sabato scorso con il presidio all’Ammiragliato e che proseguirà nelle prossime settimane“. Nel post si dà appuntamento per sabato pomeriggio in assemblea regionale a Bari, nella sede Cobas di via Garruba.