Dieci consiglieri regionali del Pd e Mauro Vizzino di ‘Per la Puglia’ hanno presentato una proposta di legge per ampliare la classe d’età dello screening per la prevenzione del tumore al colon, passando da 50-69 anni a 45-75 anni
La proposta prevede anche la decadenza dei direttori delle Asl nel caso di non raggiungimento degli obiettivi, introduzione gratuita dei test genetici e la sorveglianza clinico-strumentale per forme tumorali eredo-familiari. La proposta di legge è stata firmata dal presidente della I commissione, Fabiano Amati (Pd), e sottoscritta dai consiglieri Dem Filippo Caracciolo, Vincenzo Di Gregorio, Francesco Paolicelli, Lucia Parchitelli, Donato Pentassuglia, Michele Mazzarano, Ruggiero Mennea, Donato Metallo e Maurizio Bruno.
«Con la proposta di legge – spiega Amati – s’intende potenziare il programma di screening attualmente vigente, meglio definendo le responsabilità in caso di mancato rispetto degli obiettivi, poiché tali inadempienze rappresentano un rilevante fattore di perdita di vite umane e di riduzione dell’efficacia dei programmi di screening.»