Bollette. Confcommercio Taranto: «I commercianti sono pronti a spegnere le insegne»

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Confcommercio Taranto ha dichiarato oggi che i commercianti “sono pronti a spegnere le insegne” per i rincari dell’energia e le mancate risposte su una serie di problemi. La categoria lamenta inoltre il mancato ascolto da parte del commissario prefettizio insediato al Comune dopo lo scioglimento anticipato del Consiglio comunale avvenuto a metà novembre.

Accanto al caro bollette e all’aumento dell’inflazione, Confcommercio Taranto evidenzia che «le imprese del commercio, a poche settimane ormai dal termine, il 31 marzo prossimo, di alcuni degli “aiuti” previsti dallo stato di emergenza sono in uno stato confusionale. Il dubbio se continuare o chiudere per evitare il peggio è ormai un interrogativo al quale in molti hanno già dato una risposta».

Per Confcommercio Taranto, «i commercianti “resistenti” di alcune vie del commercio si sentono come in trincea, in attesa di un segnale che tarda ad arrivare. Un segnale che dia speranza, che dia il senso di comunità, che faccia capire che si sta lavorando per impedire la capitolazione del commercio tradizionale di vicinato».

«I sopravvissuti al primo ed al secondo round Covid avevano puntato nel supporto dell’Amministrazione comunale. La crisi politica ha congelato tutto ed ora abbiamo perso qualsiasi riferimento, siamo isolati» dichiara il vice presidente vicario di Confcommercio Taranto, Giuseppe Spadafino.

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