I sei consiglieri provinciali di centrosinistra eletti con la lista Terra Jonica 2050 alle recenti elezioni per il rinnovo del consiglio provinciale di Taranto (gli altri 6 eletti sono di centrodestra e si sono presentati anch’essi con una lista unitaria) contestano la nomina a direttore generale dell’ente di Marcello Vernola, ex presidente della Provincia di Bari ed ex eurodeputato, decisa dal presidente in carica della Provincia di Taranto, Giovanni Gugliotti. La scelta, affermano, “è avvenuta durante i giorni dell’elezione per il rinnovo del Consiglio provinciale, mentre tutte le forze politiche erano concentrate nella relativa campagna elettorale. Riteniamo infatti che il tutto si sia svolto senza rispetto alcuno per il delicato momento, mostrandosi agli occhi di tutti politicamente e istituzionalmente inopportuno e lesivo dei meccanismi di buon funzionamento democratico”.
E questo, sottolineano, “non per le origini ‘baresi’ di Marcello Vernola, né per i fatti risalenti ad un anno e mezzo fa, in cui veniva coinvolto in una delicata inchiesta per frode. Allo stato attuale il presidente Gugliotti avrebbe potuto risparmiare tale nomina per non gettare ulteriori ombre sulla nostra provincia, segno evidente che la stessa è funzionale ad un disegno politico della Lega e del centro-destra, e che oggi pensa di avviare una campagna di allargamento del consenso sul nostro territorio provinciale e sulla città di Taranto utilizzando simili mezzi”.
I consiglieri di Terra Jonica ritengono inoltre “inopportuna la scelta di procedere a un notevole ingrandimento dell’Ufficio di Staff del Presidente, avvenuto a ridosso della campagna elettorale, con numerose assunzioni tutte di carattere politico. Davanti ad uno scenario del genere non resteremo inermi”.