Per Coldiretti Puglia è importante l’ordinanza firmata dai ministri della Salute Roberto Speranza e delle Politiche agricole Stefano Patuanelli che per fermare la diffusione della peste suina africana prevede non solo il divieto di ogni attività venatoria, salvo la caccia selettiva al cinghiale nella zona stabilita come infetta da peste suina africana, ma anche di vigilare oltre che sul piano sanitario anche contro le speculazioni di mercato a tutela degli allevatori e del sistema economico e occupazionale.
“La situazione è diventata insostenibile nelle campagne con danni per almeno 18 milioni di euro all’anno alle produzioni agricole ma – sottolinea Coldiretti Puglia – viene compromesso anche l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali in aree di pregio naturalistico con la perdita di biodiversità sia animale che vegetale“. In Italia dopo il lockdown per l’emergenza Covid i cinghiali hanno raggiunto la cifra record di 2,3 milioni di esemplari – sottolinea Coldiretti – con gli animali selvatici nelle città alla ricerca di cibo tra i rifiuti, nei parchi e addirittura nei cortili delle case con evidenti rischi per la salute.
“C’è chi si è ritrovato un cinghiale in piscina, chi li ha incrociati in mare e anche chi – conclude l’associazione – li ha fotografati mentre si godono la siesta su un materasso abbandonato accanto ai bidoni della spazzatura”.