È veramente strano quello che sta accadendo; quando mai la politica ha agito contro la gente di cui ambisce il consenso? quando mai anziché rappresentare la gente le impone comportamenti contro la sua volontà? quando mai la filosofia di governo è stata insensibile alle pressioni delle piazze (specie quelle spontanee) e delle minoranze? quando mai i provvedimenti sono stati scritti con la scure senza le mitiche eccezioni che andavano incontro alle minoranze?
L’Italia è sempre stata la patria della tolleranza e della accondiscendenza; la tolleranza dei cattolici e l’accondiscendenza delle sinistre è stata da sempre la filosofia di governo italiana; tolleranza e accondiscendenza che sono figlie della grandissima e civilissima eredità latina che certamente non è orientata alla efficienza (nel senso della tecnocrazia odierna; quella che in Europa è franco tedesca per intenderci!) ma con uguale certezza è vocata ad una qualità della vita di livello ineguagliabile in tutto il pianeta. Ormai tutti gli italiani sono accomunati da questa filosofia e così ci si attende che la politica proceda.
I provvedimenti odierni e quelli dei passati mesi non tengono conto del malato di tumore che deve andare da una parte all’altra d’Italia ma che non può vaccinarsi e quindi non può prendere un treno o un aereo né entrare in un ristorante; e qualcuno in Consiglio dei Ministri è arrivato a pensare di impedire anche l’accesso ai supermercati! È di assoluta evidenza la illegittimità costituzionale di tutto quanto stanno deliberando da due anni a questa parte ma quello che ci si chiede è da dove vengono costoro che si comportano così? A quali scuole hanno studiato? Sembrano alieni che hanno modelli di vita e sensibilità vicine alle popolazioni barbariche oppure che rispondono ad ordini che vengono da centri decisionali ed interessi lontanissimi dall’Italia. La gente -pur con diverse sfumature- assiste incredula a questo decisionismo eccessivo, contradittorio, inutile, spietato… e ci si chiede alla napoletana: “voglio proprio vedere questi cretini dove vogliono andare a parare”.
CANIO TRIONE