“Sicuramente in questa lotta abbiamo avuto delle sconfitte ma abbiamo avuto anche tante vittorie. Un ragazzo che era ricoverato da noi si è laureato come infermiere e ha fatto una tesi sulla sua malattia. Questa e’ stata una cosa molto bella“. Lo ha svelato Valerio Cecinati, direttore dei reparti di Pediatria e Oncoematologia Pediatrica dell’ospedale SS. Annunziata di Taranto, intervenendo alla presentazione della “Casa dei bambini di Simba”, una Casa di accoglienza destinata alle famiglie dei bambini in cura nel nosocomio tarantino.
“Ci sono ancora molte cose – ha aggiunto – da migliorare dal nostro punto di vista sanitario di chi lavora nel reparto. Noi siamo riusciti a seguire bambini non solo di Taranto e provincia ma anche bambini che erano seguiti in altri centri. I servizi sono stati potenziati. Tutti quei bambini che erano seguiti all’ospedale pediatrico Bambin Gesu’ di Roma dopo un trapianto di midollo osseo adesso sono seguiti nella maggior parte dei casi da noi qui a Taranto”.
Oggi l’ospedale Santissima Annunziata, ha chiarito Cecinati, “ha accolto un bambino dalla Calabria. La madre ha chiamato chiedendo se ci fossero tutta una serie di servizi e abbiamo risposto di si. Ci ha detto: va bene allora porto il mio bambino. Tutto questo è il frutto del grande lavoro che è stato fatto grazie alle associazioni come Simba, ai volontari e alla Marina militare che è una spalla larga su cui ci poggiamo”. Questo, ha concluso, “serve alle famiglie e ai bambini ricoverati che hanno bisogno di ascolto e hanno bisogno sicuramente di un punto di riferimento. Questo per noi è importante. Quando arriva una malattia, diciamo non bella, in una famiglia, succede da un giorno all’altro. Chiaramente va messa in discussione non solo la salute dei figli ma tutto il resto: il lavoro della mamma, del papà, il rapporto con i fratellini piu’ grandi o più piccoli”.