“L’ospedale San Cataldo sarà un’eccellenza. Mancano poche settimane alla fine dei lavori. Nei sette anni di mia permanenza a Taranto l’avvio e la realizzazione di questa opera hanno avuto chiaramente priorità, hanno rappresentato un punto fermo nel mio mandato, perché i cittadini, non solo di Taranto, hanno bisogno di una struttura di questo livello”.
Lo ha detto Stefano Rossi, direttore generale uscente dell’Asl di Taranto, nel corso di una conferenza stampa in cui ha tracciato il consuntivo della sua esperienza nel capoluogo ionico.
“Il Santissima Annunziata – ha puntualizzato Rossi – non avrebbe nemmeno i requisiti per essere un hub di secondo livello per una provincia con 580mila abitanti. Riesce ad avere pochissimi posti letto e la struttura non è espandibile essendo ingessata nel cuore della città.
Il San Cataldo invece, con 715 posti letto, offrirà naturalmente più possibilità di ricovero senza intasare il pronto soccorso”.
Rossi ha ricordato anche il rilancio degli ospedali periferici, come Castellaneta e Martina Franca, e l’avvio della Facoltà di Medicina “da sempre invocata come strumento per far crescere la qualità del territorio.
“Avere una facoltà di Medicina in casa non serve solo ad agevolare lo studente ma serve a rendere maggiormente appetibile l’ospedale San Cataldo per i professionisti che verranno da fuori con una sinergia tra didattica, assistenza e ricerca”.
Il direttore generale uscente dell’Asl infine ha presentato un libro bianco che raccoglie “alcune delle lettere, email, attestazioni di ringraziamento e di stima giunte spontaneamente dalle persone accolte.
E’ una raccolta non esaustiva ma significativa delle parole dei pazienti, per ricordare l’impegno quotidiano e la professionalità di quanti troppo spesso vengono dati per scontati o, ancora peggio, accusati di mancanze o inefficienze”.