“La classifica nazionale sulla qualità della vita nelle province italiane, stilata nelle scorse ore dal Sole 24 Ore, ci consegna un quadro non molto confortante sul benessere dei cittadini pugliesi e sulla coesione territoriale. Infatti, il nostro capoluogo regionale è al 71 esimo posto, prima delle città pugliesi e di fatto anche del Mezzogiorno”.
Antonio Castellucci, segretario generale della Cisl Puglia, commenta così il report annuale del quotidiano economico sulla qualità della vita.
“La forbice differenziale tra territori del Mezzogiorno e del Centro Nord è figlia di politiche di sviluppo nazionali e regionali poco mirate ed efficaci che si aggiungono a una capacità limitata di progettazione e capacità di spesa di tutte le risorse disponibili – aggiunge il sindacalista.
”Che le sole province di Lecce, Bat e Bari siano risalite di pochi decimali mentre Foggia, Taranto e Brindisi rimangano in posizioni da allerta, non consola”.
“La crescita di giovani Neet, gli insufficienti interventi fino a oggi per l’occupazione femminile e la mancanza di servizi essenziali alla popolazione – conclude Castellucci – possono essere incentivati adesso con un patto sociale, su cui da tempo la Cisl insiste, con politiche da attuare con gli investimenti dei fondi del Pnrr quanto mai utili a coniugare sviluppo e sostenibilità, occupazione e benessere”.