I piccoli agricoltori sono esclusi dai contributi del piano di sviluppo rurale. Lo denuncia Coldiretti Puglia, sulla base dello studio realizzato dal centro studi Divulga da cui emerge la necessità di “agire su due fronti: sulla revisione delle soglie di accesso e sulla semplificazione”.
L’attuale politica dello sviluppo rurale non distingue tra “tipologie e dimensioni delle imprese e non contestualizza – evidenzia Coldiretti Puglia – i parametri dell’efficienza aziendale non prendendo in considerazione quei valori generati dalla connessione tra agricoltura e territorio”.
Per l’associazione “porre come requisiti per accedere ai contributi del Psr la produttività media degli ettari e dei capi di bestiame di fatto chiude le porte a questa fascia di imprese”.
E’ “doveroso” aprire uno spazio di attenzione per i piccoli agricoltori specie in vista dei programmi di sviluppo rurale per il post 2023.