Approvata in commissione Trasporti alla Camera una risoluzione che impegna il Governo ad adottare tutte le misure necessarie nel processo di revisione degli accordi europei perché si completino quanto prima i corridoi Ten-t che consentiranno di accorciare le distanze fra cittadini, oltre che nei rapporti commerciali. Tra i corridoi interessati quello Adriatico, attraverso lo sviluppo infrastrutturale della dorsale adriatica che oggi si interrompe ad Ancona per poi riprendere a Foggia. L’obiettivo è spendere al meglio le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e colmare l’annoso ritardo infrastrutturale che penalizza l’Italia rispetto ad altri Paesi europei.
“Realizzare la direttrice ferroviaria Ancona-Foggia-Lecce ci permetterebbe di completare il collegamento ad Alta Velocità tra Ancona e Lecce, così come il tratto tirrenico da Salerno a Palermo o la Napoli-Bari – dichiara il deputato pugliese Emanuele Scagliusi, capogruppo in commissione Trasporti alla Camera – O, ancora, la Taranto-Metaponto-Potenza-Battipaglia, già inserita come intervento infrastrutturale nell’accordo di programma tra Rfi e il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. Nell’obiettivo di integrare i trasporti nazionali a quelli europei non possiamo non tenere conto, poi, di ulteriori interventi infrastrutturali che modernizzerebbero la rete ferroviaria come quella che interessa la linea jonica. Parliamo di infrastrutture fondamentali per accorciare i tempi di percorrenza, di connettere efficacemente il Paese, nel rispetto dell’ambiente, e che ci permetterebbero di essere competitivi anche nei confronti dei nostri concorrenti europei. Senza sviluppo non c’è progresso”, conclude.