Legambiente Puglia e il circolo di Legambiente Taranto hanno incontrato a Taranto, nell’ambito della visita in Puglia che si è conclusa ieri, il Relatore Speciale Onu su sostanze tossiche e diritti umani, Marcos Orellana, accompagnandolo nel quartiere Tamburi di Taranto e lungo il Mar Piccolo. Una visita, quella di Orellana, finalizzata all’analisi degli effetti avversi di prodotti chimici, della gestione dei rifiuti, pesticidi e della contaminazione industriale sui diritti umani, che sta facendo attraversando diversi siti toccati da contaminazione.
I rappresentanti di Legambiente, è detto in una nota, hanno illustrato “la difficile situazione che l’intera citta’ di Taranto, e il quartiere Tamburi in particolare, vive a causa dell’inquinamento causato dall’ex Ilva, e della bonifica del Mar Piccolo che ancora non parte. La realtà che ne consegue, e che Legambiente Puglia e Taranto hanno voluto far presente, è una negazione, di fatto, dei diritti alla salute, alla dignità e al benessere proprio e della propria famiglia”.
L’incontro con Orellana “ci ha dato la possibilità – commentano il presidente di Legambiente Puglia, Ruggero Ronzulli e la presidente di Legambiente Taranto, Lunetta Franco – di portare le istanze del territorio in materia ecologica e sanitaria. Nella visita alla città il Relatore Speciale Onu ha rilevato le criticita’ legate all’ex Ilva, sia nelle conseguenze ambientali sia in quelle riguardanti la salute dei cittadini. Abbiamo esposto la nostra visione relativa al futuro dell’ex Ilva, alle alternative sostenibili che una riconversione dell’azienda comporterebbe”.