“Insieme per la giustizia”: Cgil e Uil si preparano allo sciopero generale del 16 dicembre contro la manovra del governo Draghi giudicata “insoddisfacente”, a partire da fisco e pensioni, e a scendere in piazza del Popolo a Roma per la manifestazione nazionale.
Lavoratori pubblici e privati incroceranno le braccia per otto ore. Otto ore di stop da cui è esonerato soltanto il settore della sanità, perché quanto mai essenziale in questa fase ancora di emergenza pandemica.
Uno sciopero che rompe il fronte sindacale, dopo anni di ritrovata unità e ferma anche il percorso di mobilitazione unitaria avviato insieme da Cgil Cisl e Uil, subito dopo l’ok del governo alla legge di Bilancio a fine ottobre, per chiedere di modificare la manovra, già considerata “inadeguata”, durante l’iter parlamentare.
L’unità, però, non è perduta, assicurano Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri durante la conferenza stampa per illustarne le ragioni e le modalità.
“Non andiamo in piazza contro la Cisl, ma per sostenere le richieste della piattaforma unitaria” e ottenere risultati, insiste il leader della Cgil. “Non c’è un sindacato unico. Ci divide la sensibilità nella risposta. Sono sicuro che riprenderemo il percorso unitario”, dice il numero uno della Uil. Per la Cisl, invece, lo sciopero generale resta “sbagliato”: non serve “radicalizzare il conflitto” ma esattamente l’opposto “dialogo, coesione, responsabilità sociale”, è la linea rimarcata dal sindacato guidato da Luigi Sbarra.
Intanto, dopo le decine di manifestazioni unitarie già fatte in queste settimane in diverse città, a livello territoriale e regionale, le prossime saranno ribattezzate.
Per ora viene meno l’unita’ che si era rinsaldata dopo l’assalto alla sede della Cgil e la manifestazione unitaria, solo meno di due mesi fa, il 16 ottobre, in piazza San Giovanni a Roma per dire “mai più fascismi”.
A rompere le righe per prima era stata la Fiom che subito dopo il varo della manovra e da sola aveva proclamato un pacchetto di otto ore di sciopero, una scelta non condivisa da Fim e Uilm.
Allo sciopero della scuola non aderisce il sindacato di categoria della Cisl: la protesta stata indetta da Flc-Cgil, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Unams, con una manifestazione nazionale a Roma che arriverà al ministero di viale Trastevere, per chiedere di modificare la legge di Bilancio prevedendo più risorse per le assunzioni di personale e docenti ed il rinnovo del contratto.
Unitario sarà invece lo sciopero di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti, il prossimo 17 dicembre, che riguarderà i porti.